Per attuare efficacemente le varie strategie che modellano il Programma completo per l'inclusione e contro la vulnerabilità che dal 2001 abbiamo implementato nella FONDAZIONE PUPI, abbiamo deciso di consolidare una catena dei valori solidali, un sistema che combina in azione le capacità che caratterizzano ai donatori e alle organizzazioni della società civile - i collegamenti della catena - intrecciandoli per la generazione creativa e la trasformazione delle risorse e, inoltre, affinché il trasferimento di tali risorse sia effettuato in modo equo, indirizzandole verso i membri più vulnerabili della comunità.
Per concretizzare questa strategia, cerchiamo di favorire alleanze, costruire ponti. Ponti tra le persone, generando circoli virtuosi di vita; ponti tra le istituzioni, rafforzando i punti di forza e minimizzando le debolezze; ponti tra pubblico e privato, lavorando a fianco degli altri, per ``l'altro``, costruendo un ``noi``. Questa catena dei valori solidali costituisce uno dei pilastri metodologici della Fondazione PUPI e, per rafforzarla, promuoviamo costantemente la pratica della corresponsabilità sociale tra i diversi attori sociali, siano essi organizzazioni senza scopo di lucro, attori del mondo degli affari, enti governativi o cittadini.
Sostenendo questa concezione partecipativa, promuoviamo l'idea di costruire un'etica dei cittadini per una società più giusta e solidale, combinando visioni, proposte e risorse, privilegiando un incontro di settori e persone, mirando alla costruzione di catene di fiducia e sinergia, elementi centrali nello sviluppo di strategie di trasformazione sociale.
Per noi è importante ``fare`` come ``far fare``, vale a dire ``influenzare``, e contribuire affinché gli altri membri di quella catena dei valori solidali si sentano stimolati a prendere parte alla lotta contro la vulnerabilità in una qualsiasi delle loro forme.
Comprendiamo come collegamenti nella catena a organizzazioni pubbliche, private, della società civile; società e individui che possiedono, generano e trasferiscono risorse e che trasferiranno riserve o scorte (che non è altro che donare) in modo che altri possano rientrare alla società. Crediamo fermamente nella necessità di generare nuove forme associative tra ``donatori`` e organizzazioni senza scopo di lucro, per operare sul mercato per il trasferimento di possibilità. Modalità di associazione che concentrano le loro azioni sulla trasmissione di beni, risorse, capitale umano e capitale sociale ai settori in una situazione di esclusione.
Tutti possiamo e dovremmo essere ``donatori``, che non è altro che essere attori sociali impegnati l'uno con l'altro e, come tale, possiamo trasferire beni, risorse economiche, conoscenza, idee, sforzi, amore, tra molti altri ``effetti personali`` che possiamo consegnare - ``donare`` -.
Comprendiamo che l'impegno sociale responsabile coinvolga tutti noi attori che, oltre che essere cittadini, esercitiamo i nostri diritti e adempiamo ai nostri obblighi, concepiamo che lo sviluppo e il superamento dei problemi di povertà, esclusione sociale, disuguaglianza e rinforzo dei legami sociali, diventi compito di tutti.
In breve, cerchiamo che questa catena dei valori solidali che intendiamo costruire, diventi l'asse della generazione, trasformazione e trasferimento degli stock di capitale umano e di capitale sociale ai membri più svantaggiati delle comunità.
In questo senso, abbiamo sviluppato un programma, chiamato Costruire un NOI che è uno degli strumenti concreti che usiamo per implementare la catena dei valori solidali. Cioè, per realizzare la promozione della pratica della corresponsabilità sociale.
Sappiamo che ci sono reali possibilità di contribuire alla trasformazione sociale se siamo in grado di moltiplicare le volontà, individuali o organizzate, che servono in campo sociale, recuperando le esperienze che si rivelano capaci di fare la differenza, generando un impatto significativo e aggiungendo valore alle cause difese.